Sulle Alpi occidentali alcuni scienziati hanno fatto una scoperta davvero sensazionale. Essi hanno rinvenuto delle inedite impronte risalenti a decine di milioni di anni fa. Con molta probabilità, quelle impronte dalla forma piuttosto particolare appartenevano a dei grandi rettili antichi.
A riportare l’incredibile scoperta eseguite sulle Alpi è uno studio pubblicato sulla rivista PeerJ da geologi e paleontologi del Muse, dell’Istituto e Museo di Paleontologia dell’Università di Zurigo. Alla scoperta hanno anche partecipato scienziati delle Università di Torino, Roma Sapienza e Genova. Nello specifico, le impronte sono state rinvenute sulle Alpi occidentali a 2.200 metri di quota, nella zona dell’Altopiano della Gardetta in provincia di Cuneo.
Si tratta di impronte impresse pochi milioni di anni dopo la più severa estinzione di massa della storia. Secondo i ricercatori queste impronte appartenevano a grandi rettili simili a coccodrilli che le hanno lasciate impresse sulle Alpi circa 250 milioni di anni fa. Ciò che ha colpito di più gli scienziati sono state soprattutto tre impronte che rappresentano tre passi consecutivi, ovvero tre coppie di orme di zampe anteriori e posteriori lunghe circa 30 centimetri ed eccezionalmente conservate. Infatti, proprio in queste impronte sono ancora visibili i cuscinetti carnosi presenti sotto le falangi di questi grandi rettili.
Questa scoperta, eseguita proprio sulle Alpi al confine tra l’Italia e la Svizzera, ha permesso agli scienziati di ricostruire lo scheletro degli arti, appartenenti molto probabilmente ad un grande rettile arcosauriforme vagamente somigliante ad un odierno coccodrillo e lungo almeno 4 metri. Si tratta di una scoperta davvero incredibile e che aggiunge un altro tassello importante alle attuali conoscenze sui grandi rettili del passato.