Molti utenti si stanno chiedendo con maggiore frequenza cosa accadrà a tutti quegli utenti che non accetteranno i nuovi termini contrattuali sulla privacy di WhatsApp. La risposta è molto semplice: niente. Questo perché la società di Mark Zuckerberg ha deciso di rinviare di tre mesi l’ultimatum tenendo in considerazione le ultime aspre critiche che ha ricevuto e dell’aumento sproporzionato di utenti su altri servizi ci messaggistica come Signal e Telegram. Dunque, la società vuole “dare più tempo per il recente aggiornamento“.
Inoltre, hanno anche voluto spiegare come sta la situazione, essendo che “il recente aggiornamento ha creato un po’ di confusione”. “Poiché la circolazione di informazioni errate e non veritiere ha causato preoccupazione, desideriamo fare chiarezza e assicurarci che tutti comprendano i principi su cui ci basiamo”
WhatsApp: cosa non cambia e cosa cambia
Ci sono varie cose che non subiranno cambiamenti a partire dal nuovo aggiornamento, tra queste abbiamo:
- Quello che si condivide con familiari e amici rimane tra loro;
- Conversazioni personali protette sempre con la crittografia end-to-end;
- Né WhatsApp ne Facebook hanno accesso ai messaggi privati e non viene tenuta traccia delle persone che vengono chiamate o a cui vengono inviati messaggi;
- L’app non può vedere la posizione condivisa e non condivide contatti dell’utente con Facebook;
- Con l’aggiornamento non aumenta la capacità di condividere le informazioni con Facebook.
Quello che cambia, invece, è che l’aggiornamento include nuove opzioni facoltative che permettono agli utenti lo scambio di messaggi con le aziende che utilizzano WhatsApp e che offrono una trasparenza maggiore sulle modalità di raccolta e utilizzo dei dati. L’obiettivo principale è quello di diffondere l’uso di WhatsApp per fare acquisti. L’azienda, tuttavia, pensa che in futuro saranno stesso gli utenti che lo faranno e ne saranno sempre di più.
WhatsApp ha posticipato la data per rivedere i termini, ma quello che è sicuro è che l’8 febbraio nessun account vedrà la sua sospensione o eliminazione. In maniera graduale, e secondo i propri tempi, gli utenti saranno invitati a rivedere l’informativa prima del 15 maggio, quando verranno messe a disposizione le nuove opzioni business.