Un recente studio che si basa su osservazioni effettuate con il radiotelescopio MeerKAT ha rivelato ben due radio galassie giganti in una porzione piuttosto piccola del cielo (piccola in relazione allo studio del cosmo). Ciò che la scoperta suggerisce è che queste galassie siano più comuni del previsto. Questo aprirebbe nuove prospettive per lo studio della formazione ed evoluzione delle galassie nel corso della storia del cosmo.
Radio galassie e cosmo, perché questa scoperta è importante
Si tratta di galassie molto speciali. I getti raggiungono ben 6,5 milioni di anni luce e circa 62 volte il diametro della la Via Lattea, la nostra galassia. Ciò significa che sono molto più estese della maggior parte di quelle che conosciamo. Radiogalassie così grandi, si pensa siano molto antiche. I nuovi dati ci lasciano dedurre che probabilmente ne esistono molte altre radio galassie giganti simili a queste due, il che è peraltro previsto da alcuni modelli teorici che descrivono la crescita ed evoluzione delle galassie nel tempo.
Ivan Delvecchio, ricercatore presso l’INAF di Milano e co-autore dell’articolo, afferma: “Questo scenario è anche supportato dalle proprietà di queste galassie osservate a diverse frequenze. Si tratta di informazioni che ad oggi rivelano una scarsa attività di formazione stellare della galassia e del suo buco nero supermassiccio centrale,segno che entrambi questi fenomeni devono essersi affievoliti nel corso del tempo“.
Lo studio è stato pubblicato sul sito della rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society nell’articolo “MIGHTEE: Are giant radio galaxies more common than we thought?”. Per l’Università di Bologna ha partecipato Marisa Brienza del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” e associata INAF.