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Covid-19: l’intelligenza artificiale riconosce rapidamente il contagio

Quando si parla di contributo della scienza nella lotta al Covid-19 pochi sanno che anche la tecnologia ne fa parte. Non sono solo i dispositivi medici che utilizzano tecnologie avanzate a fronteggiare meglio la pandemia. Esiste anche l’intelligenza artificiale che è in grado di riconoscere molto più rapidamente un contagio da coronavirus.

 

L’intelligenza artificiale al servizio della medicina contro il Covid-19

In molti casi non è difficile riconoscere una persona contagiata dal Covid-19. Nonostante i sintomi possano variare, tosse, febbre alta e difficoltà respiratorie sono i principali. Il problema nasce quando un paziente è asintomatico, ovvero non presenta alcun sintomo del virus, ma ne è contagiato. Ed è proprio in questi casi che la diffusione del Covid aumenta.

L’intelligenza artificiale viene in aiuto proprio in presenza di casi asintomatici e il livello di affidabilità è poco sotto ai massimali. Ma c’è di più, nel Regno Unito la National Health Service ha sperimentato che grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale è possibile diagnosticare un soggetto malato di Covid-19. Non solo questo riduce i rischi di esposizione del soggetto ad altre persone, ma si è in grado di intervenire più tempestivamente nel somministrare la cura per combattere l’infezione.

Proprio così spiega l’obbiettivo di questo lavoro Dominic Cushnan

, responsabile di AI Imaging presso la NHSX. “Stiamo applicando il potere dell’intelligenza artificiale per identificare rapidamente modelli di malattia e sviluppare nuovi trattamenti per i pazienti. C’è un enorme potenziale per la cura, sia attraverso un’analisi più rapida delle immagini del torace, sia con una migliore identificazione delle anomalie”.

 

Un database accelera i tempi e l’efficacia delle cure

Inoltre la lotta al Covid-19 avviene anche rendendo disponibili tutte le informazioni relative a cure e sperimentazioni sui pazienti infetti. In una logica comunicativa “cloud“, tutti gli ospedali possono avere accesso a un database di contenuti validi a rendere più efficaci gli interventi sanitari. Infatti la NHSX ha creato questa raccolta dati che è stata resa disponibile a ospedali e università. Così ricercatori e medici, studiandola, possono fornire diagnosi rapide e trattamenti sanitari efficaci e immediati contro il covid.

In conclusione uno dei modi principali per combatte questa pandemia è il vaccino. Comunque è altrettanto vero che la prevenzione e la cura a questa malattia sono importantissime. Il tempismo di azione lo è anche molto di più. Basti pensare alle diverse varianti come la brasiliana che, insieme a quella inglese, stanno spaventando il mondo.

 

 

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini