L’impulsività rappresenta una voglia irrefrenabile di eseguire un’azione incontrollabile, involontaria, incontenibile. Si tratta di mettere in atto una risposta repentina in reazione ad uno stimolo proveniente dall’ambiente esterno tramite un agito comportamentale. Il nostro agire “di pancia”, impulsivamente, è dovuto a diversi fattori: predisposizione personale, situazione di fronte alla quale ci troviamo, ma non solo. Sembra infatti che l’impulsività correli anche con un altro aspetto puramente tecnologico.
Secondo una ricerca condotta da ricercatori della Freie University (Germania), chi passa molto tempo davanti allo schermo dello smartphone è più impulsivo. In particolare, la tendenza all’impulsività sarebbe maggiormente evidenziabile nei soggetti che utilizzano i social network ed i giochi. Ciò poiché sembra che queste applicazioni offrano giustificazioni a breve termine sotto forma di “like” sui social e di bonus o premi nel caso dei giochi.
Per giungere a tale conclusione, gli scienziati tedeschi hanno preso in esame un centinaio circa di volontari con i propri smartphone. Essi ne hanno valutato l’autocontrollo e la propensione all’impulsività come tendenza ad accettare o meno ricompense immediate. Dallo studio emergeva che chi trascorreva più tempo davanti allo schermo tendeva ad accettare piccoli premi subito, impulsivamente. Al contrario, chi trascorreva un tempo minore davanti al proprio dispositivo mobile manifestava un maggiore autocontrollo e una maggiore capacità di attendere di più per avere poi ricompense maggiori.
Dunque la nostra impulsività potrebbe essere sì correlata ad una nostra predisposizione di base ma, come dimostra questa ricerca pubblicata su PLOS One, il tempo trascorso davanti al nostro cellulare gioca sicuramente un ruolo di primaria importanza finora non preso molto in considerazione.