I tentativi di truffa sulle utenze luce e gas stanno tornando ad essere particolarmente frequenti. Senza dubbio, la modalità più utilizzata ad oggi corrisponde agli strumenti digitali, con i quali è possibile inviare comunicazioni che appaiono in tutto e per tutto identiche alle mail o ai messaggi ufficiali dei principali gestori (Enel, Acea e via discorrendo).
Ultimamente, però, una modalità più vecchia si sta riproponendo più spesso: dei finti operatori che vengono a suonare direttamente al citofono e a chiedere colloquio per le utenze luce e gas.
Può capitare, infatti, che alla porta di casa bussino delle persone che si presentano come dipendenti dell’azienda, e vi chiedono notizie sulle utenze che avete attive nell’appartamento. L’intento, almeno quello espresso da loro, è assicurarsi che voi siate già entrati nel mercato libero dell’energia. Ma di fatto, bisogna essere molto cauti nel rivelare loro dati personali o dettagli dell’utenza.
Per i più navigati, è facile capire che non si deve accennare in alcun modo alle proprie informazioni sensibili in questi casi. D’altra parte, è possibile che le persone più anziane o meno esperte si lascino abbindolare da questi sedicenti truffatori. Un tempo, il modo più semplice per truffare consisteva nel bussare alle porte degli anziani, dire loro che non risultava pagata la bolletta e farsi dare sedutastante il corrispettivo dell’importo.
Oggi attraverso i dati personali, o anche indirizzi mail e altre informazioni, possono essere perpetrate truffe molto più mirate, volte a rubare denaro direttamente dal conto corrente dell’intestatario della bolletta.
Pertanto fate sempre massima attenzione, e diffidate da chi si presenta dietro la porta (a meno che non sia presente un avviso di condominio in cui si riferisce che passerà un incaricato del servizio ad effettuare la lettura del contatore).