L’età della Via Lattea si stima essere, approssimativamente, di 13,7 miliardi di anni; malgrado l’incredibile durata della “vita” della nostra galassia i ricercatori avrebbero individuato i resti di una galassia ancora più antica. La ricerca, condotta presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica di Torino a cura di Paola Re Fiorentin, in collaborazione con l’Università di Pisa, avrebbe individuato Icarus; ma andiamo con ordine.
Per realizzare la scoperta, pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters, i ricercatori si sono avvalsi delle analisi di Gaia, il “cacciatore di stelle” dell’ESA e delle osservazioni di Apogee e Galah. Le analisi hanno coinvolto circa 437 mila stelle della Via Lattea poi ridotte a 1’137 dislocate in uno spazio di circa 8’000 anni luce; un cerchio che vedeva il sole come punto O.
Via Lattea: i resti della galassia Icarus
Una volta completata questa “divisione” del cielo, gli astronomi del team si sono concentrati sulla ricerca di quelle stelle che possedessero direzione e velocità coerente. Il risultati hanno portato al rilevamento di un gruppo di 44 stelle con un orbita molto simile a quella del nostro sistema solare.
Ad un primo sguardo potrebbero sembra delle normali stelle apparenti alla Via Lattea; in realtà sono quel che resta di una galassia ancestrale, scontratasi miliardi di anni fa con la nostra. A parlare della scoperta la stessa Re Fiorentin: “Per separare le stelle di Icarus da quelle della Via Lattea abbiamo esaminato la composizione chimica e i movimenti di decine di migliaia di stelle. In particolare, le stelle di Icarus sono confinate in una fascia di poco più di 3’000 anni luce centrata nel piano galattico e ruotano con una velocità media di 231 chilometri al secondo, molto simile a quella delle stelle giovani del disco galattico”.