Il Coronavirus ha destabilizzato l’Italia, così come il mondo intero. Rimanendo però in territorio italiano, i clienti pretendono dalle banche velocità e capacità di risposta alle esigenze.
Dopo lo scoppio della pandemia ha iniziato sempre più a farsi strada l’open banking, una condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario, autorizzata dai clienti. La Global commercial banking client survey di Boston Consulting Group (BCG), società di consulenza strategica, ha effettuato degli studi. Trattasi di un sondaggio realizzato su 750 clienti delle banche commerciali globali in Australia, Canada, Cina, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
L’altro elemento emerso vede protagonisti dei clienti soddisfatti dei propri istituti. Sembra infatti che dall’inizio dell’emergenza coronavirus le banche hanno soddisfatto le esigenze nel 91% dei casi sui depositi e nell’89% sul credito. Mentre nell’81% sui programmi sponsorizzati dallo Stato e nel 76% sul trade finance.
Facendo il punto della situazione: il rapporto con la banca principale nel 45% dei casi è rimasto invariato, nel 35% si è rafforzato e solo nel 19% dei casi si è indebolito.
Banche: crescono le aspettative
“Le banche – afferma Stefano Valvano, Managing Director & Partner di BCG – devono adattare rapidamente il loro modello di servizio a un ibrido che preveda il coinvolgimento dei clienti con modalità sia fisiche che digitali e virtuali, per non perdere terreno rispetto ai concorrenti”. Questo si tradurrà in due filoni strategici che terranno conto degli impatti immediati e duraturi. Come spiega Valvano, “nel breve termine questo significherà correggere le carenze evidenziate dalla pandemia, bilanciando attentamente l’interazione digitale e virtuale senza perdere gli elementi locali e umani che costituiscono il vantaggio competitivo naturale rispetto alla concorrenza non bancaria. Nel lungo termine, le banche dovranno coltivare un ecosistema di partner che soddisfi l’intera gamma di esigenze finanziarie dei clienti e sfruttare i dati (interni ed esterni) per migliorare portare prodotti e servizi”.