In seguito al data breach che ha messo a rischio i dati sensibili degli utenti di ho.mobile, operatore virtuale low cost di Vodafone, l’azienda riceve delle denunce da alcuni concorrenti. Tra questi, Fastweb e Iliad a denunciare all’AGCOM quello che sembra essere un rallentamento delle portabilità. Vediamo nel dettaglio che cosa è successo.
Il Sole 24 Ore ha riportato che Iliad e Fastweb hanno chiesto l’intervento dell’AGCOM verso ho.Mobile. L’accusa sarebbe la pratica da parte dell’operatore di pratiche contrarie alla libera concorrenza, finalizzate a rallentare e ostacolare l’abbandono della co pagina da parte dei clienti. Molti utenti hanno in effetti preso a segnalare disservizi sulle pratiche di portabilità del numero verso altri operatori.
La causa è riconducibile anche alla scelta di ho.Mobile di cambiare l’ICCID
, il codice che contiene l’identità della SIM da remoto, che fosse necessaria la sostituzione fisica della scheda in negozio. Una soluzione volta a mettere in atto una misura di sicurezza immediata e sgravare la pressione sugli store fisici. Questi ultimi avevano infatti esaurito in pochissimo tempo le SIM, creando ulteriori malumori tra gli utenti. La manovra non ha fatto che rallentare o annullare le operazioni di portabilità. Si parla persino di un 70% di ordini inevasi. Ecco l’SMS utilizzato dalla compagnia per annunciare il fallimento dell’operazione:La tua richiesta di portabilità non è andata a buon fine. Ricordati di utilizzare il nuovo numero seriale ICCID che puoi richiedere inviando un SMS con scritto “seriale” al 342407221.
Si è poi giustificata sull’accaduto con Il Sole 24 Ore con le seguenti parole:
Per incrementare la sicurezza dei clienti, il 9 gennaio ho.Mobile ha rigenerato il codice seriale della Sim dei clienti coinvolti, escludendo quelli con portabilità in corso. Nei casi di portabilità non andata a buon fine per codice seriale errato, il cliente riceve in automatico l’Sms per ricevere il proprio codice seriale in tempo reale. È stata inoltre immediatamente aumentata la capacità di gestione delle portabilità.
Iliad e Fastweb però sostengono che in questo modo l’azienda ha tutto il tempo per generare attività di “retention“, finalizzate a proporre riparative che trattengano il cliente, giocando quindi molto sporco.