Tramite lo studio clinico Remap-Cap i risultati sono stati portati a termine e, fortunatamente, alleviano parzialmente quella che è una situazione davvero spiacevole e drammatica che sta vivendo in questo paese la nazione. Ma parliamo della ricerca: la suddetta è improntata sulla scoperta di tocilizumab e sarilumab, farmaci che vengono impiegati per il trattamento dell’artrite reumatoide. Tuttavia, negli ultimi giorni, sono stati somministrati a pazienti che si trovano in condizioni Covid molto critiche.
Sono stati presi in considerazione 800 pazienti con Covid, la metà ha avuto delle cure standard mentre il resto ha avuto la cura con tocilizumab e sarilumab. È emerso dalle fasi di analisi che il tasso di mortalità è sceso dal 36% al 27%
, quindi una riduzione davvero considerevole. In più, i pazienti che hanno ricevuto questo trattamento si sono ripresi con maggiore velocità e hanno lasciato la struttura ospedaliera prima del previsto.Ha commentato Jonathan Van-Tam, vicedirettore sanitario (Deputy Chief Medical Officer) che “questo è un significativo passo avanti per aumentare la sopravvivenza dei pazienti in terapia intensiva con COVID-19, i dati mostrano che tocilizumab e probabilmente sarilumab (per il quale esistono meno dati, ndr) accelerano e migliorano le probabilità di recupero in terapia intensiva, che è fondamentale per aiutare ad alleviare la pressione su terapia intensiva e ospedali e per salvare vite umane”.
La questione anche economicamente parlando sarebbe vantaggiosa: nonostante un ciclo standard costi dalle 750 alle 1000 sterline, con questi due farmaci si vanno ad evitare costi ulteriori come quelli della terapia intensiva (2000 sterline) e altri concernenti la riabilitazione.