WhatsApp recentemente ha assistito, senza poter fare granché tra l’altro, ad una vera e propria diaspora di utenti che, in seguito al messaggio sul cambiamento delle normative e delle regole sulla privacy, spaventati hanno optato di abbandonare la piattaforma Facebook passando ad una competitor come Telegram e Signal.
Tutto ciò ha ovviamente scosso i piani alti che gestiscono la nota piattaforma di messaggistica, la perdita di 25 milioni di utenti non è infatti passata inosservata, cosa che ha portato dunque ad un cambio nei piani della nota azienda.
«L’8 febbraio nessun account sarà sospeso o eliminato», le proteste degli utenti hanno avuto la meglio, WhatsApp ha deciso di rimandare il cambiamento delle condizioni di utilizzo di ben 3 mesi, i rappresentanti hanno infatti affermato “Stiamo posticipando la data in cui alle persone verrà chiesto di rivedere e accettare i termini”, prendendosi dunque un po’ più di tempo per spiegare al meglio quali saranno i cambiamenti.
L’idea di WhatsApp è quella di invitare gradualmente gli utenti a rivedere l’informativa, secondo le tempistiche di ciascuno, in modo da arrivare preparati al 15 Maggio, quando saranno disponibili le nuove opzioni business.
Nonostante la piattaforma di proprietà di Facebook abbia chiarito che i cambiamenti non riguarderanno la comunità europea, anche in Italia il polverone che si è alzato non è stato indifferente, moltissimi utenti hanno subito abbandonato l’app senza nemmeno informarsi affondo su cosa stava cambiando, che che però ha spinto il Garante per la Privacy ad aprire un fascicolo portando la comunicazione dell’azienda Usa all’attenzione dell’Edpb, il Board che riunisce le Autorità privacy europee.