Un team del MIT e dell’Università di Harvard afferma che i loro chip per computer iper-specifici consentiranno ai robot di sfruttare il proprio cervello come se fosse all’interno di un corpo umano. Bisogna considerare la configurazione hardware dei robot, il layout fisico e le capacità di rilevamento. I chip potrebbero consentire ai robot umanoidi di interagire in modo più naturale con gli esseri umani ed eseguire compiti prima impossibili.
Brian Plancher, uno dei coautori della ricerca, dichiara: “Affinché i robot possano essere schierati sul campo e operare in sicurezza in ambienti dinamici intorno agli esseri umani, devono essere in grado di pensare e reagire rapidamente. Gli algoritmi attuali non possono essere eseguiti abbastanza velocemente sull’hardware della CPU corrente.” I chip altamente personalizzati progettati per un componente hardware specifico non sono un’idea nuova. Gli iPhone
attualmente li usano. Tuttavia, i robot moderni attualmente si affidano a chip standard che eseguono software per funzionare.Il nuovo approccio, chiamato elaborazione robotica, ha consentito alla dott.ssa Neuman e al suo team di progettare un chip che funzioni otto volte più velocemente di una CPU non personalizzata nonostante operi a una frequenza inferiore. “Sono entusiasta di questi risultati”, ha detto. “Anche se ostacolati dalla velocità, abbiamo compensato semplicemente essendo più efficienti”.
Gli ingegneri della Boston Dynamics, non coinvolti nella ricerca, hanno elogiato il progresso e hanno dichiarato che avrebbe “sbloccato funzioni mai viste prima”. “Questo lavoro è entusiasmante perché mostra come è possibile utilizzare progetti di circuiti specializzati per accelerare un componente fondamentale per il controllo dei robot”.