L’allarme degli ultimi giorni ha messo in difficoltà la popolazione italiana e non solo: sembra infatti che tutta l’Europa sia in in crisi a causa del mancato arrivo delle dosi di vaccino contro il coronavirus. D’altronde al momento l’unico disponibile è Pfizer, in quanto Moderna ha iniziato da poco a distribuirli. In realtà vi è un grande problema di fondo: il costo delle dosi dei vaccini che l’Europa paga di meno rispetto agli Stati Uniti, per esempio, o anche Israele.
La questione si complica maggiormente se pensiamo ad AstraZeneca. L’azienda ha già annunciato che le dosi consegnate saranno meno di quelle previste. Al momento la più sfortunata risulta essere l’Italia, che riceverà meno della metà di quanto preventivato. Voci dicono che la causa sia la resa di produzione ridotta in un sito
; ciò lascia tutti alquanto perplessi.
Tutto questo però porta ad un’unica conclusione: i governi dovranno rivedere i propri piani vaccinali. Già con ritmi di somministrazione migliori di quelli attuali si parlava di arrivare ben oltre la metà dell’anno prima di poter raggiungere un numero di persone immuni sufficiente a tornare alla normalità. Ora i tempi si prolungano nettamente.
Ciò che più spaventa in questa situazione è la probabilità che molte dosi vadano sprecate. Per funzionare, il trattamento di Pfizer ne prevede due e c’è un tempo limite entro il quale va inoculata la seconda. Se dovessero presentarsi problemi nell’uso delle attuali dosi, alcuni potrebbero dover rifare la prima iniezione.