Fino ad oggi abbiamo visto susseguirsi un numero indefinito di teorie utili all’abbattimento del coronavirus. Nessuna di queste però era stata considerata efficace quanto quella del vaccino Pfizer. Secondo un nuovo studio dell’azienda tedesca BioNTech infatti, tale vaccino, sviluppato dall’azienda farmaceutica americana Pfizer è addirittura efficace nella variante emersa nel Regno Unito.
Per le sperimentazioni, i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue prelevati da 16 partecipanti vaccinati con il Bnt162b2, il vaccino a mRna di Pfizer. In questo modo è stato possibile osservare che le sue capacità di neutralizzare il virus equivalgono a quelle dimostrate con il coronavirus di Wuhan.
Coronavirus: la lotta contro le nuove varianti
Reuters Jonathan Stoye, ricercatore del Francis Crick Institute dichiara:
“È molto improbabile che la variante inglese sfugga alla protezione fornita dal vaccino”. Sebbene sia possibile che alcune
nuove varianti ben più
contagiose ma meno aggressive, possano resistere ai vaccini in commercio, questi ultimi generano delle risposte immunitarie molto robuste.
“Le varianti con questa mutazione potrebbero ridurre l’efficacia del vaccino, anche se molto probabilmente tutti i vaccini attuali rimarrebbero ancora altamente efficaci”, aggiunge
Paul Hunter, della University of East Anglia.
Ci teniamo a sottolineare che sia il vaccino Pfizer/BioNTech che quello di Moderna sono entrambi a mRna. Ciò vale a dire che si possono adattare in modo tale da “combattere” contro delle nuove mutazioni nel coronavirus. Secondo i ricercatori basterebbero solamente 6 settimane per aggiungere le modifiche necessarie alla lotta. Nel frattempo le aziende come BioNTech, AstraZeneca, Moderna e CureVac stanno comunque testando la validità dei loro rispettivi vaccini su delle nuove possibili varianti.