Anche quest’anno, come i tre precedenti, l’operatore Vodafone Italia è stata riconosciuta tra le aziende Top Employer Italia 2021. La certificazione è arrivata per l’esperienza lavorativa offerta ai suoi dipendenti e per l’impegno a favore dell’inclusività e della parità di genere.
Il riconoscimento è stato ricevuto da Top Employers Institute, l’ente che, ogni anno, certifica le aziende che si impegnano a fornire le migliori condizioni di lavoro ai propri dipendenti, la formazione e lo sviluppo dei talenti e l’attuazione di Best Practice. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Vi ricordiamo che l’operatore rosso è dotato di un “Inclusion commitment”, che riconosce la diversità e la valorizza come un fattore positivo di cambiamento. Tra le azioni attuate c’è il riconoscimento dei diritti e welfare per le unioni civili, lo scambio di conoscenze reciproche tra generazioni e la valorizzazione dei diversi background culturali all’interno dell’azienda. Per accelerare sulle competenze digitali, poi, a Dicembre 2020, Vodafone ha avviato un piano di formazione, aperto a tutti i suoi 6000 dipendenti, che prevede oltre 300 mila ore di formazione in tre mesi.
Il piano, attivato grazie all’accesso al Fondo Nuove Competenze di ANPAL, a detta di Vodafone, si inserisce all’interno di un percorso di skill transformation avviato dall’azienda già a partire dal 2018, al fine di valorizzare e rigenerare le competenze dei dipendenti. Ecco le parole di Ilaria Dalla Riva, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Vodafone Italia: “Per il quarto anno consecutivo Top Employer riconosce l’impegno di Vodafone nell’offrire una employee experience di eccellenza.
Grazie ad un costante confronto con le Organizzazioni Sindacali, abbiamo avviato un processo di trasformazione e digitalizzazione delle competenze, attraverso percorsi di reskilling e riconversioni professionali, definendone contenuti e obiettivi in specifici accordi sindacali. Percorso ulteriormente accelerato da un grande piano di formazione avviato grazie al Fondo Nuove Competenze di ANPAL, a cui abbiamo avuto accesso dopo la sottoscrizione di un nuovo accordo sindacale, a dimostrazione di un consolidato sistema di relazioni industriali“.