Secondo le prime stime, elaborate sulla base delle dosi di vaccino consegnate, il tempo necessario si aggirava intorno alle 147 settimane; una stima che, se si rivelasse veritiera, avrebbe portato al raggiungimento dell’obiettivo nel novembre del 2023. Questo almeno secondo le analisi pubblicate da Fondazionehume.it nei giorni scorsi; adesso però, dopo i recenti ritardi nelle consegne del vaccino la situazione sembra drasticamente peggiorata. Il rischio è che la fine dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19 possa slittare addirittura al 2027.
Prima di farsi prendere dallo sconforto va però chiarito il metodo di analisi usato dall’Istituto Hume. Per stabilire i tempi necessari per raggiungere l’immunità di gregge al Covid 19 viene presa in analisi la quantità di vaccini somministrati su base settimanale. Il risultato è quindi legato all’andamento della campagna vaccinale come indica anche l’acronimo DQP (Di Questo Passo).
In sostanza dunque l’analisi, benché sia sicuramente un campanello di allarme, risulta molto variabile di settimana in settimana. Molto dipenderà dunque da quello che succederà nelle prossime settimane e se il Governo e l’Europa riusciranno a far rispettare gli accordi stretti con le case farmaceutiche. Quel che è certo però e che ogni giorno di ritardo è un giorno in più che ci separa dalla tanto agognata liberazione dal Covid 19.