A Singapore hanno sviluppato Kinetic Touchless, un’alternativa ai tradizionali pulsanti touch. La pandemia ha portato più persone ad evitare possibili contagi e di conseguenza il contatto fisico.
Il pulsante “Kinetic Touchless” utilizza il rilevamento del movimento, anziché il tocco. Può essere utilizzato in numerosi ambiti. “Quando viene utilizzato, Kinetic Touchless riproduce i movimenti delle dita per ricreare la risposta tattile della pressione di un pulsante. Se il dito si sposta verso il pulsante per attivarlo, come si farebbe con un pulsante tradizionale, Kinetic Touchless risponde con lo stesso movimento verso l’interno, imitando direttamente il dito.” Più difficile a dirsi che a farsi. Immaginate premere un tasto in ascensore, senza realmente toccarlo ma accennandone il movimento poi rilevato dal sensore.
Nuove scoperte in ambito tecnologico: ideato Kinetic Touchless, il tasto che funziona senza essere toccato
I ricercatori stanno anche lavorando ad un vero e proprio prototipo. Tuttavia, non si sa molto sulla parte tecnica di questa tecnologia, soprattutto a livello commerciale. Stuck Design prevede l’utilizzo di una luce o un ronzio al posto del feedback cinetico per indicare che il pulsante è stato premuto. “Andando oltre il feedback di luci e suoni, Kinetic Touchless offre un modo sorprendentemente piacevole e familiare per interagire con la tecnologia contactless“.
Oltre a spingere un pulsante verso l’interno, l’azienda suggerisce che il tipo di pulsante può essere applicato a vari altri gesti come spingere, tirare e scorrere. Questi nuovi pulsanti non sono l’unica innovazione pensata in seguito alla pandemia. I ricercatori hanno suggerito che la necessità di ridurre l’esposizione umana ad altre persone e superfici potrebbe essere il punto di svolta nello sviluppo della robotica.
I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno a loro volta sviluppato un “touchscreen no-touch”. Quest’ultimo utilizza l’intelligenza artificiale per prevedere l’intenzione di un utente prima che la mano raggiunga il display. In Tunisia, invece, sono presenti dei robot addetti a sorvegliare le persone contagiate.