Il social network nato ad Aprile 2020 Clubhouse ha una grande particolarità, ovvero quella di essere incentrata solo ed esclusivamente sulle chat vocali. Il punto di forza di quest’app è quello di consentire ai suoi utenti di parlare, raccontare storie e stringere amicizie tramite la propria voce, senza avere la necessità di pubblicare immagini video o testi.
L’app è stata fondata da Paul Davison e Rohan Seth, ed ha raccolto inizialmente lo scorso maggio ben 12 milioni di dollari di finanziamenti che provenivano dalla società di venture capital Andreessen Horowitz. Il fondo a metà gennaio ha pensato bene di investire altri 100 milioni di dollari in Clubhouse, in seguito ad una sua valutazione da un valore di 1 miliardo di dollari.
L’app è già scaricabile in Italia, ma solo per gli utenti Apple. Clubhouse è attualmente in fase beta, per questo l’accesso è consentito solo su invito da parte di qualcuno che è già iscritto. Negli Stati Uniti ci sono già celebrità del calibro di Drake, Chris Rock o Kevin Hart. Inoltre, il social network ha da poco dichiarato di aver raggiunto i 2 milioni di utenti.
Clubhouse: ecco come funziona l’app
Dopo aver effettuato l’accesso, gli iscritti si trovano dinnanzi a diverse “stanze“, all’interno delle quali si tengono delle conversazioni. Sulla base degli interesso espressi da un utente e basandosi sui suoi contatti, l’algoritmo del social individua le stanze più pertinenti con gli argomenti che più interessano a quel determinato utente.
Dopo aver fatto accesso alle stanze, gli utenti possono seguire una conversazione o partecipare con un audio. Inoltre, per proteggere la privacy degli utenti, le conversazioni non potranno essere condivise, registrate o scaricate. Per concludere, Clubhouse sta già studiando un modo per permettere ai creator di monetizzare le conversazioni con un sistema di mance, di biglietti per l’accesso alle stanze o di abbonamenti ai canali privati.