U_Mask mascherine sequestrate

Le U-Mask sono delle mascherine molto diffuse ultimamente. Nonostante questo, sembra che queste ultime non rispettino gli standard minimi di filtraggio inizialmente dichiarati dalla casa produttrice. In seguito ad un esposto di un’azienda rivale, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per frode.

 

Sequestrate le mascherine U-Mask: aperta un’indagine dalla Procura di Milano

La Procura di Milano ha avviato un’indagine per frode a carico della rappresentante legale di U-Earth Biotech. Come già accennato, un’azienda rivale ha dichiarato che le mascherine U-Mask “non sarebbero paragonabili alle Ffp3, come invece dichiarato da U-Earth”. Il dato messo in questione è la capacità di filtraggio del filtro rimovibile presente nelle mascherine. Secondo quanto è emerso, quest’ultimo sarebbe in grado di garantire un filtraggio tra il 70 e l’80% e quindi risulterebbe inferiore rispetto ai valori delle Ffp3 che sono tra il 98 e il 99%.

Per porre chiarezza su questa vicenda e per accertare che la capacità di filtraggio sia in regola, la Procura ha deciso di sequestrare 15 dispositivi e 5 filtri presso dieci farmacie di Milano e nelle varie sedi dell’azienda produttrice delle U-Mask. L’azienda U-Earth ha comunque collaborato subito con gli inquirenti e ha inviato un comunicato via e-mail ai propri clienti: “Il metodo utilizzato per stabilire il coefficiente di protezione delle mascherine rispetta pienamente le norme e le leggi in materia. La misurazione di questi parametri è stata effettuata da un laboratorio altamente qualificato nelle modalità previste dalla normativa vigente. Tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri dispositivi è stata inviata, come prescritto dalla legge, alle Autorità competenti (Ministero della Salute) che, preso atto della correttezza della documentazione accompagnatoria e delle prove tecniche effettuate, ne ha disposto l’approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe I”.

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