Il protagonista di questa nuova previsione non è il 2021, bensì il 2022. Ciò significa che non avremo pace neppure tra un anno. Cosa accadrà? Da alcuni monitoraggi è stato possibile rilevare l’incombente minaccia di un’asteroide nei pressi della Terra. Il suo nome è 2009 JF1, ha un diametro di 13 metri e giungerà il 6 maggio 2022. Dato il rischio, l’oggetto è monitorato costantemente e con particolare attenzione. Si tratta appunto di un Near Earth Object (Neo), “oggetto vicino alla Terra”, nonché una categoria che comprende corpi celesti (asteroidi, meteoroidi e comete) con un perielio (la distanza minima dal Sole) di 1,3 Unità Astronomiche. Fortunatamente però non appartiene ai Phas, “potentially hazardous asteroid” (asteroidi potenzialmente pericolosi).
L’astrofisico ed esperto del settore Albino Carbognani ci rasserena:
«La velocità di un eventuale impatto dell’asteroide con la Terra –dice lo scienziato– è stimata in 26,4 km/s, assumendo un diametro medio di 15,5 m e una densità media di circa 2500 kg per metro cubo (un valore ragionevole per un piccolo asteroide), risulta un’energia cinetica di circa 400 kt, pari a 25 volte l’energia sviluppata durante l’esplosione atomica di Hiroshima. Nonostante questo valore che può apparire elevato, l’asteroide molto probabilmente si disintegrerebbe in atmosfera fra i 30 e i 40 km di quotaonda d’urto praticamente innocua e, sempre in riferimento a 2009 JF1, possiamo dormire sonni tranquilli e, per favore, basta raschiare il fondo del barile».
e al suolo arriverebbero solo piccoli frammenti, oltre a una deboleL’Italia continuerà a studiare “da vicino” i corpi celesti grazie alla rete PRISMA (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), un progetto aperto nato da Daniele Gardiol (coordinatore nazionale), Antonio Volpicelli (Comitato Tecnico); Alberto Buzzoni (Comitato Scientifico); Walter Riva ( Comitato Didattica e Divulgazione); Giovanna M. Stirpe (Comitato Territoriale) e Tullia Carriero (Segreteria di progetto).