Sempre più persone accorciano le distanze dall’immensa civiltà del web grazie all’utilizzo delle reti WiFi pubbliche e domestiche oltre che con l’uso delle soluzioni mobile offerte dai vari ISP.
La timeline degli eventi ha conosciuto nel tempo una progressiva ben definita per l’avanzamento del progetto Network. Dalla prima generazione di rete mobile degli anni ’80 si è passati al semplice 2G fino ad aprire le porte ad Internet con l’avvento del 3G.
Ad oggi, anche in virtù della progressiva dismissione del 3G, la rete si divide tra chi ha adottato il 4G e chi ha scelto il segnale 5G
. Questa nuova idea di rete nasce con il preciso scopo di ampliare gli orizzonti ben al di là del web searching e delle applicazioni. Con il passare degli anni le potenzialità della rete si consolideranno non soltanto per la maggiore velocità ma anche per una copertura eccellente in grado di mettere in campo tutte le specifiche tecniche dei nuovi dispositivi 5G.Tempi di latenza minori, termini di banda ampliati, maggiore copertura e consumo energetico ridotto sono solo alcuni degli aspetti cruciali della nuova linea. Si pensa alla smart mobility ed alle smart city alimentate da segnali veloci estesi a più comparti, dalla web surfing alle medicina e fino all’Industria 4.0. Ci si porrà di fronte al cosiddetto Internet delle Cose dove gli oggetti comuni assumeranno un’anima elettronica.
Sul fronte dei pericoli per la salute si è aperto un dibattito che è sfociato in manifestazioni di protesta inneggianti l’hashtag #stop5G. Nonostante ciò l’Istituto Superiore di Sanità e l‘Organizzazione Mondiale della Sanità, di concerto alla Commissione Internazionale per la Protezione delle Radiazioni non Ionizzanti, fornisce dati rassicuranti in merito ai rischi da esposizione alle onde elettromagnetiche. Anche la Fondazione AIRC offre buoni presupposti per un utilizzo in sicurezza dei dispositivi. Non ci sarebbe da preoccuparsi, sebbene gli effetti a lungo termine restino da valutarsi.