Sicuramente abbiamo spesso sentito dire o noi stessi abbiamo detto che le nostre esperienze ci insegnano tanto influenzando il nostro modo di essere. Ma se l’esperienza è qualcosa che fino abbiamo creduto insegnasse qualcosa soltanto agli animali e agli uomini, adesso questo stesso concetto possiamo estenderlo anche nell’ambito della tecnologia. Infatti, alcuni scienziati hanno messo a punto la prima rete neurale “liquida” in grado di imparare dalla propria esperienza.
A creare questa rete neurale “liquida” è stato un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) coordinato da Ramin Hasani. Il frutto del loro lavoro viene descritto in un interessantissimo studio in pre-print pubblicato sul sito arXiv. Nello specifico, gli scienziati del Mit di Boston hanno creato la prima rete neurale che non si aggiorna soltanto durate la fase di “addestramento”, ma continua sempre
ad imparare dall’esperienza.Si tratta di una vera e propria rivoluzione che potrebbe avere importanti applicazioni sia nei sistemi di intelligenza artificiale dei veicoli a guida autonoma sia in quelli legati alla diagnostica medica. Si tratta di due settori fortemente dinamici i cui dati cambiano continuamente nel tempo. Così, ispirandosi alle reti nervose degli organismi viventi, Hasani e colleghi hanno messo a punto questa, a dir poco, particolare rete neurale. Il segreto di quest’ultima è quello di essere un algoritmo flessibile in grado di modificare di continuo le proprie equazioni per adattarle ai nuovi dati raccolti di volta in volta.
Questa rete neurale “liquida” rappresenta davvero una grande innovazione nel campo dell’AI. È una via che gli scienziati dovranno sicuramente tenere bene in mente per il futuro del controllo dei robot.