Dopo il periodo di sperimentazione a dicembre, il cashback di Stato sembra ormai essere stato definitivamente promosso dagli italiani. La misura promossa dal governo per incentivare i pagamenti elettronici al posto dei contanti sembra aver già cambiato le abitudini di molti italiani.
L’obiettivo della maggior parte è il raggiungimento del rimborso da 150 euro entro giugno, ma ci sono anche tantissimi che stanno puntando al cashback extra e che darà diritto a 1.500 euro di romborso a 100.000 italiani.
Cashback su Amazon: il trucco legale
Al momento, però, dalle transazioni conteggiabili sono esclusi i pagamenti sugli store online come Amazon. Un vero peccato, perché sulla piattaforma di Bezos ci sono anche tante attività italiane che mettono in vendita i propri prodotti e poi gli acquisti in Rete sono diventati ormai pane quotidiano anche per gli utenti meno smaliziati.
La pandemia e le chiusure, infatti, hanno costretto chi non era molto avvezzo a questi canali di vendita ad imparare ad usarli. Le misure restrittive hanno dunque fatto aumentare gli acquisti su Amazon e gli altri e-commerce, ragion per cui escludere questi pagamenti dal cashback rappresenta un punto a sfavore per l’iniziativa. Ovviamente, quando è stata istituita, si è pensato anche alle coperture ed evidentemente le transazioni sugli store Internet avrebbero fatto lievitare di molto la cifra da coprire.
Funziona anche con altri store online
Poco male, perché c’è un modo di fare acquisto anche su Amazon ottenendo il conteggio delle transazioni. Ed è tutto legale. Basta infatti acquistare i buoni regalo o le carte prepagate che si possono trovare nei negozi di elettronica, nei supermercati, ma anche nelle principali catene librarie come Mondadori o Feltrinelli.
Al momento di andare alla cassa, basta pagare con bancomat o carta di credito e il gioco è fatto. Con la carta prepagata Amazon, acquistata regolarmente in negozio e avendo diritto al 10% di rimborso, poi, si potrà acquistare da computer o smartphone come si farebbe tradizionalmente. Ovviamente, la pratica è valida per le altre carte prepagate disponibili in commercio, come ad esempio quelle valide per Netflix, Infinity, PlayStation Network e tanti altri.