Un gruppo di studiosi tedeschi a effettuato una ricerca grazie alla quale si è arrivati a un’efficienza di conversione energetica delle celle fotovoltaiche del 29,15%. Tu questo, sarebbe stato ottenuto grazie a un mix di silicio e di perovskite come materiali semiconduttori.
Se pensiamo alla cella fotovoltaica, di solito ci viene di pensare al silicio: il materiale semiconduttore che converte l’energia solare incidente in elettricità. Sta via, ormai da molto tempo, la perovskite ha assunto il ruolo di co-protagonista nell’evoluzione delle tecnologie fotovoltaiche.
Ma cos’è la perovskite? Si tratta di un titanato di calcio con una struttura di cristalli cubici, un semiconduttore. La ricerca si sta concentrando sulle cosiddette “celle tandem”, ovvero celle fotovoltaiche composte sia da silicio che da perovskite capaci di sfruttare le proprietà di entrambi i materiali.
Per la creazione di energia, la ragione per cui i due semiconduttori funzionano bene insieme, è che il silicio si concentra principalmente sulla parte rossa e infrarossa dello spettro solare. La perovskite invece dà il meglio di sé alla luce verde e blu. Insieme assorbono molte più lunghezze d’onda della luce. Risultano così più efficienti nella conversione energetica delle celle composte da uno solo dei due materiali.
Solitamente le celle di sola perovskite o di solo silicio hanno un’efficienza massima del 20%. Appena due anni fa, queste celle tandem arrivavano invece al 25,2%; l’anno scorso al 27,7% e recentemente questo team, guidato da scienziati dell’Helmholtz-Zentrum Berlin (HZB) a raggiunto un’efficienza del 29,15% con la sua cella tandem silicio-perovskite. Il limite teorico della comunione è del 35%.