Quando si cercano possibili cause per Internet lento o per una connessione Wi-Fi che ci sembra limitata, spesso e volentieri si viene invitati a fare attenzione a rumore e interferenze e alle possibili sorgenti casalinghe che potrebbero provocarli. Questo perché i protocolli Wi-Fi che utilizziamo maggiormente (l’IEEE 802.11n e l’IEEE 802.11ac o WiFi 4 e WiFi 5 che dir si voglia) sfruttano una banda di frequenza elettromagnetica (quella dei 2,4 gigahertz) particolarmente affollata.
Oltre ai router Wi-Fi domestici, infatti, sulla stessa frequenza trasmettono tutti i dispositivi Bluetooth, i telefoni cordless, i baby monitor utili per controllare il bambino a distanza e, addirittura, è utilizzata dagli stessi forni a microonde che usiamo per riscaldare il cibo. Mentre la coabitazione con gli altri dispositivi di comunicazione ci sembra normale, il fatto che il microonde acceso possa in qualche modo infastidire il router e la rete Wi-Fi sorprende i più. La cosa, però, non dovrebbe stupirci affatto.
Nel 1947 l’International Telecommunication Union (“Unione Internazionale delle Telecomunicazioni”, in italiano) istituì la banda ISM, dove ISM è un acronimo che sta per Industrial, Scientific e Medical
. Lo scopo era di definire quale banda dovessero utilizzare i vari dispositivi in modo che non si venissero a creare interferenze. Come suggerisce anche il nome, in origine le bande assegnate in questo spettro di frequenza non avrebbero dovuto essere utilizzate da dispositivi di comunicazione, come invece poi è avvenuto.Originariamente, dunque, la banda da 2,4 gigahertz venne assegnata ai forni a microonde e non è neanche difficile comprendere il perché: facile da contenere anche con materiale a basso costo, consente di riscaldare o cuocere cibi con un consumo energetico relativamente basso. Insomma, l’ideale per consentire al forno a microonde di diventare un elettrodomestico di larga diffusione. Da questo breve excursus storico, si capisce immediatamente che non sono i microonde a utilizzare la stessa banda del Wi-Fi, ma è la tecnologia messa a punto dalla Wi-Fi Alliance ad aver “rubato” la frequenza dei microonde.
Ad ogni modo niente panico. I forni a microonde sono progettati per ridurre al minimo queste interferenze. Meglio comunque, evitare di metterli troppo a contatto con i wifi.