Chi ha innestato il chip nel cervello della scimmia è stata Neuralink, società del CEO di Tesla, la quale studia l’interfaccia neurale con l’obiettivo di arrivare a curare danni al cervello o alla spina dorsale facendo recuperare capacità perse in precedenza.
Musk, a 5 milioni di utenti su Clubhouse, ha detto: “Abbiamo una scimmia con un impianto wireless nel cranio con piccoli cavi che può giocare ai videogiochi con la sua mente. Non può vedere dove si trova l’impianto. È una scimmia felice, abbiamo tutte le strutture per scimmie migliori al mondo. Vogliamo che giochino a mind-pong”
. Ha inoltre continuato, assicurando di aver seguito tutte le regolamentazioni vigenti per la sperimentazione, specificando che le scimmie stanno bene: “esiste una versione primitiva di questa device con piccoli cavi che escono dalla testa ma è come avere un Fitbit nel cranio con fili che arrivano al cervello”.Per quanto riguarda il futuro di Neuralink, Musk ha detto esplicitamente: “Voglio essere chiaro: le prime applicazioni saranno solo per coloro che hanno seri danni celebrali“. Inoltre, ha anche ipotizzato l’utilizzo di questa tecnologia anche per fare il backup di memoria di un essere umano morente, per poter trasferire i suoi ricordi su un corpo umano nuovo o su un corpo meccanico.