Come se non bastasse di per sé la fuga verso Telegram e la riduzione progressiva del numero di users dovuta alla nuova policy di compatibilità. WhatsApp torna sulla scena con il nuovo e pericolosissimo virus fantasma che causa spiacevoli sorprese anche ai maggiori cultori della sicurezza informatica.
L’inedita minaccia è stata rilevata dagli esperti e dagli utenti che per primi hanno avuto a che fare con l’inghippo. Si tratta di una app clone
perfettamente identica all’originale ma infettata da codice malevolo. Gli utenti non la riconoscono facilmente e finiscono per scaricarla magari dietro la promessa di funzioni esclusive che non si trovano nell’app originale. Si finisce per scaricare l’applicazione funzionale ma anche il virus correlato. Il normale funzionamento del device viene meno e si rischia di essere spiati.La prima cosa da fare è verificare l’identità dello sviluppatore che nel caso di WhatsApp è Facebook. Ogni altra fonte non ufficiale deve essere scartata a priori per evitare spiacevoli ed inattesa conseguenze. Non bisogna affidarsi solo al logo ed alle recensioni (potenzialmente ritoccate). Meglio prendere informazioni prima di intraprendere la strada dell’occulto con un’app potenzialmente letale per la nostra privacy e la nostra sicurezza sui dati. Diffidate dalle imitazioni.