Si torna a parlare di tassa patrimoniale e come sempre non mancano le polemiche. A scatenare il dibattito questa volta c’ha pensato il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino. In occasione delle Commissioni congiunte Finanze e tesoro di Senato e Camera il presidente ha dichiarato: “Un nuovo prelievo patrimoniale appare auspicabile“.
Carlino ha poi continuato aggiungendo: “Ma serve una valutazione preliminare, riguarda alla caratteristica del prelievo, che da reale potrebbe essere trasformato in personale, considerando dunque tutte le forme di patrimonio ed eventualmente a base familiare anziché individuale“. Spigando poi che questa modifica potrebbe evitare “Una tassazione patrimoniale personale che porti a casi di duplicazione del prelievo“. Il tutto però va introdotto in un discorso più elaborato che coinvolge la rimodulazione dell’Irpef.
Patrimoniale: il pensiero di Mario Draghi
Le rimodulazioni dell’Irpef andrebbero a coinvolgere la fascia media, quella com redditi compresi tra i 28milia e i 55mila euro, eccessivamente gravati dagli oneri fiscali a detta sempre del presidente Carlino. Ovviamente non sono mancate le polemiche; Decisa la posizione del centro destra con Salvini e Gasparri ad esposto sui Social il proprio no ad una Patrimoniale.
Di tutt’altro avviso Orfini del PD che anzi auspica una patrimoniale che possa alleggerire dei gli eccessivi oneri le spalle dei cittadini meno abbienti. Il pensiero di Mario Draghi al riguardo non appare ancora delineato, ma di sicuro il nuovo Presidente del Consiglio sta valutando anche questa possibilità; d’altronde, oltre che dal presidente della Corte dei Conti, una patrimoniale sembrerebbe sostenuta anche dalla Banca d’Italia e dalla stessa Europa.