Il mondo delle carte prepagate è molto vario. Pur essendo state introdotte da poco tempo, sono così tante da avere solo l’imbarazzo della scelta. Dalle diverse funzionalità e possibili operazioni ce ne sono per tutti i gusti. Occorre però sapere che non è sempre oro quel che luccica e a volte si possono nascondere spiacevoli sorprese. Ecco un vademecum alla scelta che può sicuramente aiutare a capire tutti i costi a cui prestare attenzione.
Le carte prepagate sono diventate uno strumento indispensabile. A differenza delle carte di credito queste hanno il vantaggio di poter essere caricate solo della quantità di denaro voluta. Di conseguenza, in caso di frode i danni sono contingentati a quella cifra.
Tuttavia occorre prestare attenzione ai costi che le carte prepagate includono nel piano e che possono essere più o meno chiari e a volte anche nascosti.
Il canone mensile o annuale è il principale aspetto da tenere in considerazione. Ovviamente è da comparare con le effettive funzionalità che sono comprese nei servizi delle carte prepagate. Solitamente il costo varia a seconda dell’attivazione dei pacchetti che possono andare da quello “standard” fino al “premium”. Altre ad esempio diventano completamente gratuite si si addebita lo stipendio o si attivano servizi terzi come assicurazioni o in relazione a un obbligo di utilizzo in acquisto.
Uno dei costi da tenere maggiormente presente nella scelta delle carte prepagate è quello delle commissioni sui prelievi presso Bancomat e ATM. Potrebbe sembrare marginale, ma spesso ci si può trovare a corto di contanti e quindi dover prelevare proprio da questa carta. Magari anche all’estero per evitare di trovarsi con la stessa clonata.
Solitamente il tetto massimo è un 2% sull’importo prelevato a seconda della banca oltre al tasso di conversione della valuta applicato se ci si trova fuori Italia.
Un’altro dei costi questa volta tra i più odiati è quello di ricarica. A seconda del contratto in alcune carte prepagate le ricariche gratuite possono essere limitate a un tot al mese o all’anno. Altre invece prevedono comunque costi fissi sia nel caso si depositino dei soldi contanti sia per le criptovalute. Inoltre potrebbero essere anche addebitate delle commissioni per ogni singola transazione.
Questi sono solo alcuni dei costi che chi fornisce le carte prepagate espone in fase di contratto o di presentazione dell’offerta. Al contrario altri potrebbero nasconderli. Ad ogni modo questi tre semplici controlli da fare risparmieranno cattive sorprese in futuro.