La costruzione della più grande rete di radiotelescopi del mondo, chiamata Square Kilometre Array (SKA), potrebbe partire entro l’anno. Si tratta di una delle mega strutture scientifiche del XXI secolo, progettata per rispondere a domande fondamentali sull’Universo. Avete presente il computer di Guida Galattica per Autostoppisti? Beh, non proprio, ma l’idea di base è quella! Vediamo di cosa si tratta.
Square Kilometre Array, il radiotelescopio più grande del mondo
L’Osservatorio incaricato di realizzare il progetto è recentemente diventato operativo. Per questa ragione l’avvio dei lavori, tra Sudafrica e Australia, appare più più tangibile. Lo SKA Observatory (SKAO) è stato ufficialmente inaugurato il 5 Febbraio, dopo la prima riunione del suo Consiglio. Era stato già istituito nel marzo 2019 con un trattato internazionale siglato a Roma da sei Paesi sotto la guida dell’Italia. Il nostro Paese ha ne approvato le strategie politiche e le procedure preparate negli ultimi mesi. SKAO è la seconda organizzazione intergovernativa al mondo dedicata all’astronomia, dopo quella dell’European Southern Observatory (ESO).
Il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Marco Tavani, ha commentato:
L’Osservatorio SKA inizia la sua avventura con grandi prospettive. Siamo orgogliosi che l’Italia sia tra i Paesi fondatori dell’Osservatorio, segno del grande interesse della comunità italiana per la scienza e la tecnologia legate a SKA.
SKAO ha una sede nel Regno Unito e due siti in Australia e Sudafrica. Il suo compito è quello di costruire e gestire i due più grandi e complessi array di radiotelescopi mai concepiti. Il sito in Sudafrica avrà 197 parabole di 15 metri di diametro situate nella regione di Karoo, 64 delle quali sono già installate e gestite dal South African Radio Astronomy Observatory. Il sito in Australia vedrà invece l’installazione di 131.072 antenne di 2 metri di altezza presso il Murchison Radio-astronomy Observatory della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO).