Il possibile arrivo di un prelievo fiscale direttamente legato alla ricchezza sembra sempre più probabile, la così detta “Patrimoniale” sta infatti prendendo i riflettori della scena politica ed economica, obbligando il possibile Presidente incaricato Mario Draghi quanto meno ad una riflessione.
A fare da palcoscenico ci hanno pensato ancora una volta le commissione congiunte di Finanze e Tesoro di Senato e Camera, le quali hanno sentito il Presidente della Corte dei Conti Guido Carlino, in merito la possibile riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), il quale ha espresso il proprio pensiero affermando che “un nuovo prelievo patrimoniale appare auspicabile, ma serve una valutazione preliminare, riguardo alla caratteristica del prelievo, che da reale potrebbe essere trasformato in personale, considerando dunque tutte le forme di patrimonio ed eventualmente a base familiare anziché individuale”
Il reinserimento della Patrimoniale va inserito in un contesto più ampio, ovvero quello caratterizzato dalla necessità di rimodulare l’Irpef, constatata anche dall’UE stessa, la quale da anni ormai attesta che il Fisco italiano necessità di una riforma, dal momento che esso risulta sbilanciato, gravando eccessivamente sulle fasce di reddito tra i 18mila e 55mila euro (fascia medio-bassa), cosa che dovrebbe portare ad un calo della contribuzione Irpef, magari ricompensata attraverso le reintroduzione della patrimoniale.
Ovviamente questa netta apertura verso l’arrivo della Patrimoniale ha suscitato le prime reazioni, tra cui quella di Matteo Salvini, il quale, sottolineando la primaria importanza del paese e non degli interessi dei vari partiti, ha espresso anche la sua contrarietà verso l’aumento delle tasse e l’arrivo della patrimoniale.