Sono questi i mesi decisivi per la battaglia contro il Covid. In Italia, la campagna di vaccinazione è ufficialmente partita, con ritmi sostenuti rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea ma con ritmi più lenti rispetto ad altre nazioni del mondo. I tempi per la vaccinazione di massa non saranno brevissimi: i cittadini, quindi, anche nelle prossime settimane dovranno seguire alla lettere le oramai celebri tre regole. A queste norme per evitare il contagio si aggiunge una quarta prescrizione.
Negli ultimi mesi, tante ricerche scientifiche, di cui alcune italiane (tra tutte, quella dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù), hanno messo in luce scenari per evitare il contagio negli spazi chiusi. Sulla base di tali studi, la circolazione dell’aria ha un ruolo a dir poco determinante per il contagio.
E’ noto che la circolazione del Covid è favorita da particelle liberate nell’aria, gli oramai famosi droplets
ed aerosol. Nei luoghi circostanziati, la diffusione di Droplet ed aerosol è particolarmente favorita. Aprire questi luoghi a circolazione costante di aria però potrebbe rallentare la circolazione di queste microparticelle.Da qui, giunge quindi una quarta regola da seguire alla lettera per rallentare la diffusione del Covid. Oltre al lavaggio delle mani, alla distanza di almeno un metro da persone ed alle mascherine, è necessario prevedere flussi d’aria – sia naturali che artificiali – in luoghi chiusi, specialmente in presenza di più persone.
I modelli parlano a favore di questa quarta norma. E’ stato dimostrato che in uffici, aule scolastiche o anche semplici ambienti domestici, la circolazione dell’aria unita alle altre norme riduce il rischio di contagio del 90%.