Abbiamo sentito spesso parlare in queste ultime settimane delle varianti del nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Abbiamo sentito parlare della variante inglese, brasiliana, sudafricana eccetera. Abbiamo anche sentito dire che alcune di queste “nuove forme” del virus potrebbero rendere inefficaci le preparazioni vaccinali ad oggi disponibili. Pertanto, proprio in virtù di questi rischi è necessario riuscire ad identificare quanto più tempestivamente possibile queste varianti del patogeno. Così, alcuni scienziati italiani hanno lavorato riuscendo a mettere a punto un test molecolare rapido che riesce ad identificare le tre varianti del virus in circolazione in Italia.
Questo test molecolare potrebbe essere disponibile già dalla fine di Febbraio e potrebbe essere a disposizione di tutti i laboratori che fanno l’analisi dei tamponi molecolari. Si tratta di uno strumento che consente di eseguire già un primo screening sui tamponi risultati positivi al molecolare. In ogni caso, sarà sempre necessario il sequenziamento del genoma virale sia per avere la conferma definitiva sul tipo di variante, sia per individuare eventuali nuove varianti diverse da quelle inglese, brasiliana e sudafricana.
Il test molecolare rapido è il frutto del lavoro svolto da un team di scienziati italiani dell’Università di Milano Bicocca coordinati dal virologo Francesco Broccolo. Il test sviluppato da Broccolo e colleghi, rispetto al precedente, si basa su una modifica della tecnica della PCR chiamata PCR multiplex e che consente, in una sola reazione, di individuare mutazioni all’interno di un gene utilizzando sonde marcante con diverse sostanze fluorescenti le quali, servono proprio ad identificare le varianti di SARS-CoV-2.
Si tratta di un test molecolare davvero rapido e che, nel giro di due ore al massimo, sarà in grado di fornire le indicazioni riguardo quale variante del virus è eventualmente presente nel campione analizzato. Una rivoluzione straordinaria e tutta italiana.