Non è la prima volta che capita: Google Chrome in un modo o nell’altro, è sempre nel mirino dei malware. Già lo scorso anno la piattaforma ha rimosso 106 estensioni pericolose, purtroppo però non è stato sufficiente. Stavolta l’espansione incriminata è The Great Suspender, nonché “un’aggiunta” che permette di sospendere le schede inutilizzate, riducendo di gran lunga l’utilizzo della memoria del browser.
L’estensione in questione era così semplice da utilizzare, che in molti la possedevano sul proprio dispositivo (soprattutto i possessori di macchine datate). Giovedì scorso questa è stata rilevata come malware, ma dove sono finite allora le schede sospese? Per ritrovarle basterà accedere alla funzione Cronologia incorporata su Google Chrome e utilizzare tale elenco per recuperare l’URL della pagina Web sospesa.
Tornando all’estensione, nel giugno 2020, lo sviluppatore di The Great Suspender l’aveva venduta a un’entità sconosciuta. Questo perché egli non possedeva abbastanza tempo per mantenere nella maniera corretta l’importante progetto. Ciò aveva già allarmato gli utenti di Google Chrome.
Come per magia, la loro previsione ha iniziato ad avverarsi nell’ottobre 2020, data di rilascio dell’aggiornamento per la versione 7.1.8. Essa inizialmente era compresa di script che controllavano il comportamento dell’utente e recuperavano codici da un server remoto. Tale attività dannosa ha portato Microsoft ad eliminare l’estensione da Microsoft Edge Store, fino alla nuova versione 7.1.9 senza gli script dannosi.
La questione Google Chrome si è conclusa quando lo stesso big G ha deciso di ritirare l’estensione dal Chrome Web Store, etichettandola come malware. Il motivo è incerto: Google avrà eliminato gli script dannosi aggiuntivi in seguito alla loro scoperta, o si sarà mosso in base alle preoccupazioni della comunità?