Si chiama “al-Amal“, che in arabo significa “speranza”, la prima sonda che ha conquistato Marte. Gli Emirati Arabi sono il primo Paese arabo ad aver raggiunto il Pianeta Rosso. Prossimo obbiettivo completare il viaggio con astronauti in carne e ossa.
Omran Sharaf, responsabile di questa missione spaziale, ha confermato che la sonda “al-Amal” degli Emirati Arabi Uniti ha raggiunto l’orbita del Pianeta Rosso. Quindi si trova ufficialmente su Marte regalando un primato davvero unico a questo Paese.
Partita il 20 luglio dello scorso anno il veicolo spaziale è stato il primo a tagliare il traguardo raggiungendo l’obbiettivo. In rapida successione arriveranno su Marte anche la sonda cinese Tianwen-1 e Mars2020 della Nasa.
Quella cinese, una volta toccato il suolo, dovrà far sbarcare un rover mentre la sonda della Nasa, in collaborazione con Esa, preleverà alcuni campioni del suolo di Marte da riportare sulla Terra.
Tornando agli Emirati Arabi questo successo li battezza quinta potenza spaziale
che ha raggiunto Marte. Ovviamente dopo la Russia, l’India, l’Europa e gli USA. Un bel traguardo per “Hope” nome inglese di “al-Amal” che porta in vetta alle classifiche spaziali questo Paese arabo che si è impegnato nella conquista dello spazio.Tutto questo si spera possa portare ulteriori informazioni da Marte così da poter presto vedere un viaggio spaziale composto non da “robot”, ma bensì da astronauti. Uno dei principali scogli sono le radiazioni dello spazio. Una recente scoperta ha trovato in un fungo che cresce a Chernobyl proprietà protettive. Infatti gli strati del Cladosporium shaerospermum sarebbero in grado di schermare le radiazioni cosmiche.
Tuttavia resta da trovare il modo di utilizzare questa naturale tecnologia realizzando pannelli protettivi che permettano di portare sani e salvi gli astronauti che dovrebbero realizzare questo lungo viaggio.
Tornando a “Hope” obbiettivo della missione degli Emirati Arabi è studiare la meteorologia di Marte insieme alle tempeste di polvere che la caratterizzano.