Dopo la rettifica inviata dalla Regione e l’analisi dei dati di contagio e ospedalizzazione, la Puglia da oggi torna in zona gialla. Il (relativamente) basso indice di nuovi positivi, sommato ai dati riguardanti le terapie intensive (al di sotto della soglia critica di occupazione del 30%), hanno consentito il “downgrade”, mentre precedentemente era stata individuata come zona arancione.
Come avvenuto per la Lombardia, anche nel caso del tacco dello Stivale vi era stato un errore nella trasmissione dei dati. Stando alle informazioni corrette, la Puglia aveva numeri da zona gialla già una settimana fa, e pertanto la Cabina di Regia ha riconsiderato la posizione della regione nell’ambito dell’assegnazione a colori.
Attualmente, dunque, restano in zona arancione Alto Adige, Sicilia e Umbria, mentre tutte le altre risultano zone gialle. Nessuna regione è in area rossa.
Non si tratterà di una semplice zona gialla, bensì una zona gialla “rafforzata”, che prevedrà comunque il divieto di spostamento verso un’altra regione se non per i soliti motivi di salute, lavoro ed emergenza (salvo deroghe già contemplate per situazioni particolari, come nel caso dei congiunti).
Inoltre, i bar potranno restare aperti fino alle 18 prevedendo consumazione all’interno del locale, mentre dalle 18 alle 22 si potrà effettuare l’asporto. Nessun cambiamento per quanto riguarda il domicilio in caso di ristoranti e pizzerie. Restano chiuse palestre e piscine.
Per quanto concerne il fronte scolastico, le famiglie degli alunni avranno ancora possibilità di scegliere se far frequentare i ragazzi in presenza o da remoto fino al 20 febbraio, data oltre la quale il presidente Emiliano potrebbe valutare soluzioni differenti.