Come già visto, lo standard DVB T2 per la trasmissione dei canali sul Digitale Terrestre richiederà necessariamente l’uso di adeguati sistemi di sintonizzazione digitale. Spazio a decoder e nuovi televisori senza sobbarcarsi il carico di ulteriori oneri economici. I televisori potranno funzionare benissimo con le antenne preesistenti ma, come spiegato dagli esperti, farete bene ad aggiornare l’antenna per ottenere il migliore segnale possibile dalle reti RAI e Mediaset. Ecco una guida alla scelta.
Come scegliere l’antenna DVB T2 migliore
La scelta dell’antenna DVB T2 è davvero ampia e molto diversificata. Ogni modello ha i suoi pregi ed i suoi difetti. A grandi linee si considerano parametri fondamentali come la dimensione, il carico del vento e la capacità di mantenere stabili le performance con il guadagno il decibel.
Questa ultima componente è sostanzialmente il parametro di riferimento cui dobbiamo attenerci. Si tratta di un numero con unità di misura dB che esprime la quantità di segnale che l’antenna è in grado di far passare senza avere perdite rispetto al segnale d’origine. Maggiore è il guadagno e maggiore sarà la potenza dell’antenna. Di conseguenza ne deriverà un costo maggiore.
Per quel che riguarda i modelli potremo scegliere tra le seguenti soluzioni commerciali:
- Logaritmiche: costituite da due antenne a banda larga da montare a dovere in quanto possono interferenza tra loro. Difficile da montare, ed indicata per zone con segnale stabile. Non è necessario un guadagno elevato;
- A pannello: indicate per zone in cui la fonte di trasmissione è lontana;
- Direttive: indicate per le zone a campo debole. Richiedono particolare abilità nel montaggio essendo estremamente specifiche;
- Antenne a larga banda: le più diffuse, garantiscono una ricezione maggiorata.
Occorre sincerarsi, infine, che siano LTE Free in modo tale da evitare interferenze con il segnale direttivo della rete 4G mobile.