Gli studi sul 6G stanno continuando sempre con maggior interesse, e non è solo la Cina che si sta muovendo in merito. Infatti, anche l’Europa si sta muovendo in quella direzione, e dopo gli studi finlandesi ora tocca al Cea-Leti, un istituto ricerca per l’elettronica e le tecnologie dell’informazione con sede a Grenoble, in Francia, il quale ha annunciato di aver incominciato un progetto di ricerca europea che si incentra sulla connettività wireless di prossima generazione.
Il nome del progetto è Rise-6G, e si occuperà per il prossimo triennio di progettare una tecnologia al fine di programmare e modellare la propagazione del segnalare wireless 6G. L’obiettivo principale è davvero da visionari: trasformare le pareti degli ambienti, le superfici degli oggetti, gli specchi e altro in riflettori riconfigurabili utili a far rimbalzare il segnale wireless e coprire degli eventuali punti ciechi.
Emilio Calvanese Strinati, coordinatore del progetto Rise-6G, ha spiegato: “la nostra missione è abilitare questo nuovo concetto dirompente come servizio per l’ambiente wireless controllando dinamicamente il segnale wireless per comunicazioni locali, brevi ed efficienti dal punto di vista energetico, ad alta capacità”.
Cea-Leti ha studiato un sistema che potrebbe mettere a disposizione un’efficienza energetica maggiore, una migliore precisione di localizzazione e protezione della privacy, contro eventuali intercettazioni. Ciò, potrebbe diventare possibile anche andando ad adattare normative specifiche sull’uso dello spettro e sulle emissioni di campi elettromagnetici limitati (Emf).
A questo progetto, che gode anche della partecipazione di TIM e Orange, ha come obiettivo studiare e realizzare degli ambienti le cui superfici possano essere controllate dinamicamente al fine di creare aree ad altissima capacità, in grado di poter ottimizzare il consumo energetico e ridurre al minimo l’impatto sulle persone che si trovano in quell’area.