La robotica negli ultimi decenni ha conosciuto un’ascesa davvero considerevole che, praticamente, interessato tutti i settori: dalla medicina all’agricoltura, dall’ingegneria aerospaziale sino al settore automobilistico. Oggi, però, l’avanzamento di questa disciplina sta per raggiungere un altro incredibile e straordinario traguardo: la creazione di microrobot capaci di muoversi in maniera del tutto autonoma nel corpo umano al fine di eseguire procedure mediche non invasive.
Tutto ciò, grazie al progetto di ricerca Celloids, finanziato dall’Erc con 1,5 milioni di euro in cinque anni e coordinato da Stefano Palagi, ricercatore dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Palagi insieme ai suoi colleghi sta lavorando per la messa a punto di microrobot che potranno muoversi all’interno del corpo umano in assoluta autonomia. L’idea del ricercatore italiano si rifà al movimento “ameboide” delle cellule che viaggiano in modo naturale verso i tessuti corporei.
È così che lui ha deciso di sviluppare microrobot più piccoli di un millimetro in grado di mutare continuamente la propria forma per introdursi nei minuscoli interstizi presenti nei nostri tessuti. Questi micro androidi saranno in grado di modificare autonomamente la propria forma per adattarsi all’ambiente circostante. Questo aspetto consentirà di poter utilizzare i microrobot per procedure mediche rivoluzionare come, ad esempio, il monitoraggio continuativo dall’interno del corpo per scopi diagnostici o interventi non invasivi in organi molto delicati.
Si tratta di una innovazione senza precedenti e che permetterà che questi microrobot, costituiti da un corpo liquido, possano anche essere in grado di percepire stimoli ambientali e segnali di controllo esterni. Inoltre, questi stessi micro-dispositivi saranno anche in grado di orientarsi attraverso mezzi complessi simili ai nostri tessuti biologici.