Per tutti noi prima o poi arriverà il fatidico momento di ricevere in eredità, probabilmente dai nostri genitori, un determinato patrimonio, composto da risparmi depositati presso un conto corrente o da beni immobili o forse da entrambi, magari da dover dividere con fratelli e sorelle.
Vi siete mai chiesti però, quali sarebbero le conseguenze di un prelievo effettuato dal conto corrente del defunto tramite ovviamente la sua carte e il suo codice ? Se siete curiosi, eccovi qui cosa accadrebbe nel caso decidiate di farlo.
Chi decide di effettuare un prelievo dal conto corrente del parente defunto pone un atto che ha delle importanti conseguenze sul piano giuridico, alcune delle quali di carattere penale.
La prima conseguenza di tale atto è che chi effettua il prelievo, annulla in modo definitivo ed irrevocabile la possibilità di rinunciare all’eredità, effettuare il prelievo infatti è riconosciuto come atto di accettazione tacita dell’eredità, cosa che ovviamente vi renderà subentranti pro quota nel patrimonio attivo e passivo del defunto, obbligandovi a far fronte anche ai debiti lasciati dal titolare del conto corrente, il tutto è traducibile come responsabilità patrimoniale
.L’altra conseguenza è sempre di carattere civile e riguarda in questo caso gli altri eredi se presenti, infatti un eventuale prelievo effettuato senza comune accordo con gli altri ereditari, dovrà essere interamente restituito anche se stato impiegato magari per fare gli interessi funebri del defunto, dal momento che l’intera quota va divisa in modo uguale, tale regola vale anche per chi ha la delega di prelievo.
Per ultima abbiamo forse la conseguenza più delicata, quella penale, infatti chi effettua tale prelievo, è passibile di denuncia da parte degli altri eredi di “Appropriazione indebita“, dal momento che si vanno a prelevare somme cadute ormai in successione, le cui quote di divisone risultano già in automatico di proprietà degli eredi stessi.