Le capacità di uno smartphone hanno superato quelle di un PC di qualche anno fa ma nella sostanza sono rimasti praticamente fermi per quel che concerne la tecnologia lato batterie. Molti si sta facendo per dare una sferzata di energia ai sistemi di accumulo energetico con l’abbandono dei vecchi e fedeli ioni di litio.
La tecnologia avanza ma per il momento siamo ad un punto di stallo con annessi e concessi limiti. Uno di questi è l’esposizione alla ricarica in auto che per certi versi è deleteria sia per il dispositivo che per l’autovettura. Ecco cosa bisogna sapere.
Caricare lo smartphone in auto: pro e contro della procedura che tutti usiamo
Impegni a destra ed a manca e spesso finiamo per scordare le buone maniere per ricaricare la batteria dello smartphone. A volte il danneggiamento permanente si risolve mediante opportune procedure ma in altri casi è meglio giocare d’anticipo per evitare di portare il telefono in assistenza.
La maggior parte di noi ha acquistato un quick charger su Amazon allo scopo di ottenere energia dalla batteria della propria auto. Non una cattiva idea se si è a corto di tempo e di prese di corrente ma spesso questa abitudine può risultare essere malsana. Lo provano diversi utenti che sono incorsi in problematiche di non poco conto con i propri device e con le proprie vetture.
Nello specifico la ricarica lenta degrada la batteria dello smartphone con la conseguenza di un device già inoperoso nel giro di pochi mesi. Allo stesso modo una batteria auto scarica o prossima al suo fine vita può guastarsi a causa del carico di lavoro dovuto alla ricarica di un dispositivo particolarmente capiente con in uso tecnologie di ricarica rapida.
Il fatto può non verificarsi mai o coglierci alla sprovvista nel momento meno opportuno. Si consiglia di utilizzare simili metodiche al bisogno e controllare periodicamente lo stato di salute della batteria della propria auto onde evitare di rimanere in panne nel mezzo del traffico.