Twitter inizierà ad aggiungere una sorta di etichette segnaletiche per gli account di figure politiche oltre a mettere in evidenza gli account personali dei Presidenti, e non solo.
Il social network spera che queste informazioni aggiuntive aiutino gli utenti ad “avere un’esperienza più completa su Twitter”. L’azienda afferma che il lancio di queste etichette avverrà nell’arco di “diversi mesi”. Questo cambiamento segnerà un passo importante. “In questo modo quando le persone vedono un account che discute di questioni geopolitiche da un altro Paese, hanno un contesto sulla sua affiliazione nazionale e sono informati meglio”.
Questa mossa è anche un cambiamento rispetto alla precedente politica di Twitter, annunciata nell’agosto 2020. All’epoca, Twitter ha affermato che avrebbe esentato gli account personali dei funzionari governativi. “Questi account godono di un diffuso riconoscimento, attenzione dei media e consapevolezza del pubblico”.
Tuttavia, in seguito al feedback di “una serie di parti interessate, tra cui società civile, università e coloro che utilizzano il servizio”, l’azienda ha deciso di adattare la nuova politica. Questo impedirà “la manipolazione della piattaforma che [Twitter] può attribuire a un governo, ad un qualsiasi componente dallo Stato”, afferma il sito. Twitter ha anche affermato che inserirà altre etichette per gli account dei media affiliati allo Stato, fornendo ulteriori informazioni in altri 16 Paesi.
Twitter: novità in arrivo per impedire che le figure politiche sfruttino i social per diffondere fake news
La politica originale dell’azienda interessava i seguenti Paesi: Cina, Francia, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti. Ora lo ha ampliato per includere Canada, Cuba, Ecuador, Egitto, Germania, Honduras, Indonesia, Iran. E infine Italia, Giappone, Arabia Saudita, Serbia, Spagna, Thailandia, Turchia e Emirati Arabi Uniti.
Tuttavia, il nuovo aggiornamento non riguarda tutti i media statali. Organizzazioni come la BBC o la NPR negli Stati Uniti non sono definite come media affiliati allo Stato perché hanno “indipendenza editoriale”. Sono inclusi solo società in cui “lo Stato esercita il controllo sui contenuti editoriali attraverso risorse finanziarie, pressioni politiche dirette o indirette e/o controllo sulla produzione e distribuzione”, afferma Twitter. L’azienda vuole impedire che determinati account sfruttino i propri poteri per influenzare il web.
Twitter ha recentemente agito contro l’ex Presidente Donald Trump, affermando che sarebbe stato bandito in modo permanente dalla piattaforma. “Le nostre politiche sono progettate per garantire che le persone non tentino di incitare alla violenza. Se qualcuno lo fa, dobbiamo rimuoverlo e fermarlo. Le nostre norme non consentono alle persone di tornare”.