Esistono patologie, anche abbastanza invalidanti, che colpiscono il sangue o meglio, alcune sue componenti cellulari. Per i pazienti che soffrono di tale patologia, a volte, l’unico trattamento terapeutico efficace consiste nel trapianto del midollo osseo proveniente da un individuo donatore. Ovviamente, tale pratica, richiede specifici requisiti che riguardano innanzitutto la compatibilità tra soggetto donatore e soggetto ricevente e poi anche la somministrazione di forti terapie immunosoppressive per impedire che si verifichi il rigetto del trapianto. Così, alcuni scienziati per ovviare a questa forma di trattamento terapeutico per le patologie che riguardano il sangue, hanno pensato di creare cellule del sangue direttamente in laboratorio. Cellule queste che poi, con grande probabilità, potrebbero essere utilizzate per sostituire quelle malate.
A descrivere il processo che ha portato alla creazione di cellule del sangue in laboratorio è uno studio pubblicato sulla autorevole rivista scientifica Nature. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati del Cincinnati Children’s.
Cellule del sangue create in laboratorio: un ostacolo al rigetto del trapianto di midollo osseo
Nel loro lavoro i ricercatori hanno spiegato in dettaglio come funziona il midollo osseo e come esso è strutturato. Essi hanno analizzato il tessuto del midollo osseo umano utilizzando una combinazione di tecniche che gli hanno consentito di analizzare le singole cellule presenti in questo tessuto. Così, gli studiosi hanno avuto la possibilità di creare una sorta di “atlante”.
Dalle loro accurate analisi, gli scienziati hanno dedotto che il midollo osseo, il tessuto dal quale vengono prodotte le cellule del sangue, è davvero molto complesso. Una complessità che si basa su vari sottoinsiemi di vasi sanguigni specifici. Così, se si riesce a capire come funzionano questi vasi, sarà sempre più possibile giungere al punto di creare cellule del sangue specifiche in laboratorio. È proprio da questo lavoro che si apre la strada alla creazione di “organoidi” del sangue che potrebbero essere utilizzati in laboratorio per eseguire analisi più specifiche di quelle che possono essere eseguite con le vere cellule del sangue. Inoltre, in una visione più ottimistica e a lungo termine, questi organoidi potrebbero anche essere utilizzati per sostituire le cellule del sangue malate senza il pericolo che possa verificarsi un rigetto.