Purtroppo le cronache di questi ultimi mesi hanno visto protagonisti di alcuni operatori telefonici diversi down delle loro linee. Pochi sanno che questi disservizi portano a gravi conseguenze non solo per i clienti, ma per gli operatori stessi che perdono fiducia e utenti. Infatti una ricerca ha affermato che il 29% decide di cambiare operatore nei 7 giorni successivi al disservizio.
È Facile.it a confermare le tristi conseguenze dovute a un down delle linee. Questi disservizi infastidiscono soprattutto in un periodo dove smart working vuol dire necessità di connessione con il mondo esterno. Inoltre si stima che economicamente il danno provocato si aggiri intorno ai 10 milioni di euro.
Ecco spiegato il risultato di un sondaggio che il noto motore di ricerca delle migliore offerte ha fatto a campione. Il 29% dei clienti decide, entro 7 giorni dal down subìto, di cambiare operatore telefonico. Di conseguenza più alto è il numero di coloro che si attivano per cercare una nuova soluzione
.Non stupisce quindi che uno dei principali motivi a spingere un cliente a cambiare operatore siano proprio i disservizi della compagnia telefonica. Ci sono comunque dei consigli utili per affrontare al meglio down telefonici così da non farsi prendere dal panico.
Il problema sta nel far valere i propri diritti perché la maggior parte delle persone non sa come agire per farli rispettare. Pochi sanno infatti che nella delibera 347/18/CON di Agcom viene indicato che, in caso di down delle linee l’operatore è obbligato a rimborsare il cliente. In pratica l’utente ha diritto a 6 euro al giorno se il down è totale oppure a 3 euro al girono se è parziale.
Far valere i propri diritti è facile. Basta presentare un reclamo con indicata la delibera sopracitata attraverso i canali predisposti dall’operatore telefonico. Nel caso in cui l’operatore rifiutasse la richiesta di rimborso, si possono utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione da Agcom.