Attualmente c’è una carenza di semiconduttori nel mondo e questo sta rendendo difficile la produzione di una lista quasi infinita di prodotti elettronici. L’offerta è più di alta di sempre, la domanda non riesce a starci dietro e i prezzi stanno lievitando. Il terremoto in Giappone di un paio di giorni avrebbe potuto rendere la situazione ancora più complicata.
Nel nord-est del paese, ovvero dove è avvenuto il terremoto, c’è un importante impianto di produzione di chip la cui attività è stata interrotta proprio a causa dell’evento sismico. Questo ha ovviamente preoccupato e non a caso, ma perché quasi 10 anni fa è successo lo stesso. Il famoso terremoto che ha causato la distruzione dell’impianto di Fukushima ha portato a una seria carenza nel mercato di chip NAND e di display.
Attualmente la carenza è dovuta quasi esclusivamente alla pandemia in corso, ma la situazione poteva peggiore ulteriormente. Uno degli effetti, a cui stiamo assistendo, è la diminuzione di schede video e di console di nuova generazione sul mercato.
La produzione di semiconduttori
A questo giro potrebbe volerci solo una settimana prima del ritorno alla produzione normale, la stessa tempistica avvenuta cinque anni fa quando un altro terremoto aveva bloccato la produzione a un impianto a Kyushu. Detto questo, anche se si è evitato un danno maggiore, la carenza di semiconduttori continuerà per ancora molto tempo e questo vuol dire che il mercato di alcuni prodotti continuerà a rimanere un inferno per diversi mesi ancora. Finché i piani vaccinali nel mondo non raggiungeranno un buon punto, il ritorno alla normalità non è possibile.