Si stima che dei 23mila enti coinvolti, ad oggi, solo un quarto sia pronto all’introduzione definitiva dello Spid. A distanza di due settimane dalla deadline le pubbliche amministrazioni sembrano restare indietro. Nulla di preoccupante comunque dal punto di vista degli utenti; si potrà infatti comunque usufruire dei servizi attraverso le vecchie password almeno fino al 30 settembre.
A parlare del problema è intervenuto nei gironi scorsi Gianni Dominici, direttore di ForumPa. Queste le sue dichiarazioni: “Da un lato con poche persone dotate di Spid le amministrazioni non hanno percepito l’urgenza di accelerare la propria adesione, dall’altro l’assenza di servizi accessibili tramite Spid non spiega i cittadini verso l’identità digitale“.
Il direttore ha poi sottolineato come ad agevolare l’introduzione dello Spid siano state alcune “Killer Application“: ” Non solo il reddito di cittadinanza, accessibile con Spid, ma anche i concorsi pubblici, ora in una stagione di ripresa. Ormai sono tante le singole amministrazioni che vincolano l’iscrizione ai concorsi all’autenticazione tramite Spid. La regione Emilia-Romagna ne è un esempio“. Il passaggio ad un approccio più digitalizzato della pubblica amministrazione è uno step fondamentale se si vuole riuscire a liberare l’intero paese dal pantano burocratico che si è venuto a creare nel corso degli anni.