Un nuovo progetto messo in piedi dall’Istituto CEA-Leti rivoluzionerà totalmente la vita delle nuove generazioni e il loro rapporto con la connessione wireless. Nel futuro non ci sarà spazio per la rete di quinta generazione, bensì approderà la rete 6G, ed è tutto merito del cosiddetto RISE-6G. TIM assieme ad Orange (e non solo), si occuperà di “progettare, prototipare e testare progressi tecnologici intelligenti ed energeticamente sostenibili basati su superfici intelligenti riconfigurabili (RIS) che consentiranno il controllo programmabile e la modellazione dell’ambiente di propagazione wireless.”
Per il progetto vengono utilizzate superfici come antenne basate su diodi o metamateriali come specchi, pareti, soffitti, che faranno da riflettori o ricetrasmettitori riconfigurabili.
“La nostra missione è quella di abilitare questo nuovo concetto dirompente come servizio per l’ambiente wireless controllando dinamicamente la comunicazione wireless per comunicazioni locali, brevi ed efficienti dal punto di vista energetico, ad alta capacità” sottolinea Emilio Calvanese Strinari, il coordinatore del progetto RISE-6G e future wireless research director presso CEA-Leti. Per giunta, “il sistema garantirà efficienza energetica, precisione di localizzazione e garanzie di privacy contro gli intercettatori , adattando al contempo normative specifiche sull’uso dello spettro e sulle emissioni di campi elettromagnetici limitati (EMF).” Per fare ciò però ci vorranno almeno 10 anni.
Ad oggi, secondo quanto comunicato, gli obbiettivi del progetto RISE-6G prevedono di: