Uno dei quei temi che sarà sicuramente preso sotto esame dal Governo Draghi sarà la riforma fiscale. Una possibilità, anche se non si sa ancora quanto concreta, è che la riforma potrebbe corrispondere a un qualcosa di significativo, ossia la rottamazione delle cartelle esattoriali. Una strategia che probabilmente non sarà presa in considerazione dal nuovo Governo, anche perché a marzo arriverà la scadenza del blocco delle cartelle.
Tuttavia, c’è ancora una particolare difficoltà che riguarda la pandemia e non è detto che tutto vada avanti secondo le scadenze. Ci sono famiglie che purtroppo oggi sono ancora in gravi difficoltà economiche, e le cartelle esattoriali potrebbero dare un colpo finale a chi si trova già in povertà.
Cartelle esattoriali: lo stop pare sicuro per evitare che alcune famiglie cadano in povertà
Non sono di certo un dettaglio secondario le condizioni generali dei contribuenti. Infatti, proprio per questo motivo, a Palazzo Chigi si sta pensando di dare una tregua alle famiglie italiane, anche in base ai debiti che accumulati dalle persone che non sono stati ancora notificati.
Di fatto, la pandemia ha rallentato di molto le entrate di esercenti, imprenditori, autonomi e semplici dipendenti. Inoltre, in alcuni casi, ha portato anche a chiusure e sospensioni per periodi molto prolungati, da rendere così molto complicata la ripartenza. E non è finita qui, poiché a questo si aggiunge l’incertezza generale già appurata dagli enti di monitoraggio come la Bce.
Dunque, possiamo tutti affermare che ulteriori spese sarebbero fuori portata davvero per chiunque. In più, nel momento in cui si va a parlare di un nuovo lockdown su tutto il Paese, l’ipotesi di stoppare le cartelle esattoriali diventa ancora più reale. Per ora, si vanno a profilare tre azioni in particolare: una rottamazione quarter, mossa che tutti attendono, agevolazione dei debiti maturati nel 2021 o la rottamazione degli atti passati in prescrizione, che anche rappresenterebbe un aiuto.