Il cerotto ha all’incirca le dimensioni di un francobollo, è in grado di fornire informazioni sugli organi vitali e persino di capire cosa abbiamo bevuto o mangiato. Questo quanto dichiarato dai ricercatori. Oltre a monitorare continuamente la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, questo cerotto può anche rilevare la quantità di glucosio, lattato, alcol o caffeina presente nel sangue.
In quanto tale, rappresenta un importante passo avanti nel mondo della tecnologia indossabile. Infatti, mira a misurare i dati di una persona e utilizzarli per migliorarne la salute e la forma fisica. Potrebbe anche essere utilizzato su pazienti altrimenti difficili da monitorare, come i bambini. “Questo tipo di dispositivo indossabile sarebbe molto utile anche per le persone con condizioni mediche che richiedono di monitorare la propria salute su base regolare”.
“Sarebbe anche un ottimo strumento per il monitoraggio da remoto dei pazienti”. I sensori esistenti, integrati in dispositivi di consumo come gli Apple Watch, sono in grado di monitorare la frequenza cardiaca e la quantità di ossigeno presente nel sangue. Tuttavia, dispositivi più specializzati come questo cerotto consentono un monitoraggio più specifico.
I ricercatori affermano che il nuovo cerotto fa tutto senza procedure invasive. Sebbene tutti i sensori siano riuniti nel cerotto in un’unica tecnologia, è richiesta un’ingegneria altamente specializzata per ciascuna delle sue diverse letture. Per percepire caffeina e alcol, ad esempio, il cerotto rilascia un farmaco nella pelle per farla sudare, quindi esamina il sudore stesso alla ricerca di sostanze chimiche.
Nei test che includevano bere alcolici e fare esercizio fisico il cerotto si è comportato come tanti altri strumenti, ad esempio l’etilometro. La nuova ricerca è il risultato di due diversi studi presso l’UC San Diego Center for Wearable Sensors. Include il lavoro per sviluppare dispositivi indossabili in grado di monitorare una serie di segnali diversi contemporaneamente, osservando qualsiasi cosa, dai cambiamenti chimici a quelli elettrofisiologici. Inoltre, include un lavoro separato per monitorare la pressione sanguigna.
Ora i ricercatori sperano di essere in grado di aggiungere più sensori e la capacità di individuare determinate malattie. Sperano inoltre di rendere il sensore più piccolo e di separarlo dalla fonte di alimentazione e dal display necessari per consentirne il funzionamento. L’obiettivo è rendere “il sistema completamente indossabile”.