Da anni nel web si nascondono delle tristi verità che vedono protagonisti bambini e adolescenti. In rete infatti si celano challenge mortali, ma anche situazioni gravi che vanno ad intaccare le scelte dei ragazzi all’interno di social come Facebook, Instagram, TikTok o addirittura Whatsapp.
In questo caso la vittima è un 15enne di Varese che diverse settimane fa si è addentrato in una sfida online molto pericolosa. Fortunatamente la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi ed il merito va ad una tredicenne di Cuneo che, venuta a conoscenza delle intenzioni del coetaneo, ha avvertito la madre. Questa ha poi provveduto a chiamare la Polizia “per attivare un percorso di sostegno alla genitorialità per il padre e la madre affinché siano aiutati a sintonizzarsi sui bisogni dei figlio, nonché un interventi educativo domiciliare come concreto ausilio al ragazzo”
.Sembra che il ragazzo passasse il resto della sua vita davanti ad un pc o al telefono, parlando con persone tramite chat. Alla base di tutto vi era un momento di disagio sociale (così dice la madre a Milano per lavoro) caratterizzato da atti di autolesionismo.
Secondo il presidente del Tribunale di minori, Maria Carla Gatto, “il fenomeno delle challenge on line, le sfide estreme, è in costante e preoccupante aumento e spinge gli adolescenti a fare scelte tragiche, alcune delle quali sono fortunatamente intercettate in tempo”.
Ad ogni modo ora il ragazzo è nelle mani dei servizi sociali dopo che il Tribunale di Milano ha “reputato necessario” l’affido, viste “le inadeguatezze manifestate dai genitori a pendersi carico dei problemi del figlio”.